In una vicenda che sembra tratta da un romanzo di avventure maldestre, un uomo di 66 anni originario della provincia di Bolzano ha trasformato una vacanza in Valsabbia, Lombardia, in un vero e proprio tour criminale. Questa storia insolita di turismo “alternativo” è stata svelata grazie all’efficace lavoro degli agenti dell’Aggregazione della Polizia locale della Valle Sabbia, che hanno messo fine alle attività illecite del visitatore inaspettato.

Il viaggio delinquenziale dell’uomo ha avuto inizio con un furto quasi banale: qualche spicciolo prelevato dal registratore di cassa di un ristorante di Treviso Bresciano. Il gesto, tuttavia, non è passato inosservato, e la denuncia del proprietario ha dato il via a una serie di indagini che hanno presto svelato la portata delle azioni del sedicente turista. Le videocamere di sorveglianza sono state decisive nell’individuare il veicolo usato dall’uomo per i suoi spostamenti, una Suzuki Vitara risultata poi rubata a Bolzano pochi giorni prima.

La cattura è avvenuta a Vestone, durante un controllo di routine che si è trasformato nel colpo di scena finale di questa insolita vicenda. A tradire il ladro non solo le prove dei suoi spostamenti ma anche il contenuto della sua auto: taniche di gasolio, presumibilmente sottratte a trattori locali, e una macchina fotografica, trofeo di uno dei suoi colpi.

La storia raggiunge il suo apice con la rivelazione dell’ultimo furto, commesso nella struttura ricettiva che ospitava l’uomo a Capovalle, dove durante la sua “vacanza” sono misteriosamente scomparsi dei soldi. Questa serie di eventi ha portato alla denuncia dell’uomo alla Procura della Repubblica per furto in abitazione e ricettazione, chiudendo così un capitolo di cronaca nera tanto singolare quanto istruttivo.