Il Comune di Bovezzo si è unito alla lista di città italiane che hanno revocato la cittadinanza onoraria precedentemente conferita a Benito Mussolini. Questa decisione, presa durante l’ultimo consiglio comunale, rappresenta un importante passo nel processo di revisione critica della storia locale legata al periodo fascista.
La sindaca di Bovezzo, Sara Ghidoni, ha enfatizzato l’importanza di questa scelta, sottolineando come sia fondamentale riflettere sulla storia passata per comprendere meglio gli eventi e le dinamiche del tempo. “Abbiamo accolto l’istanza dell’Anpi Valle del Garza presentata l’11 aprile scorso: è doveroso fare un passo indietro e valutare bene qual è stata la storia, capirne i presupposti e capire cosa succedeva in quegli anni a Bovezzo”, ha dichiarato la sindaca.
La revoca della cittadinanza a Mussolini, originariamente conferita il 18 maggio 1924, è stata stimolata dalle riflessioni e dagli studi sulla storia locale durante il regime fascista. La ricerca storica ha avuto un ruolo cruciale in questa decisione, come illustrato dagli interventi dello storico Firmo Novaglio, co-autore con Mauro Abati del volume “La Valle del Garza e il Bresciano in camicia nera”, il primo di una trilogia che esplora il periodo fascista nella regione.
A un secolo esatto dall’originaria concessione dell’onorificenza, numerosi comuni italiani hanno scelto con orgoglio di rimuovere dal proprio presente simboli e onori legati a una così controversa figura storica.