Jonathan Locatelli, un 47enne proprietario di quattro scuole guida tra la Bassa e il Cremonese, si è trovato al centro di gravi accuse di frode legate all’emissione di patenti di guida e carte di qualificazione per conducenti di camion. Secondo le accuse mosse dalla procura, Locatelli sarebbe il leader di un’organizzazione criminale che da 15 anni facilita l’ottenimento illecito di patenti di tipo B e C.Q.C. (Carte di Qualificazione del Conducente), utilizzando metodi ingannevoli e fraudolenti.
Durante l’interrogatorio di garanzia, che si è svolto il 3 maggio nel carcere di Brescia, il signor Locatelli, assistito dall’avvocato Manfredo Fiormonti, ha scelto di non rispondere direttamente alle domande del giudice per le indagini preliminari, preferendo invece fare delle dichiarazioni spontanee. In queste dichiarazioni, ha fermamente negato ogni accusa, affermando di non essere a conoscenza delle manovre fraudolente attribuitegli e di ignorare completamente le attività illecite che sarebbero state condotte dai suoi candidati.
L’indagine ha preso una svolta significativa quando diversi candidati sono stati sorpresi dalla Polizia Stradale presso la sede della motorizzazione di Brescia. Questi individui erano in possesso di dispositivi elettronici concepiti per ricevere aiuti esterni durante i test. Di conseguenza, sono stati denunciati, ma lasciati in libertà. Locatelli ha espresso la sua totale estraneità ai fatti, dichiarando di non avere alcuna conoscenza degli imbrogli supposti. Le indagini continuano per chiarire l’entità e la portata delle accuse, mentre il caso si evolve con nuovi sviluppi e testimonianze.
