In un panorama industriale così florido come quello bresciano, si staglia un problema crescente che sembra paradossale: la difficoltà delle aziende locali nel reperire lavoratori qualificati. Il recente report di Confindustria Brescia, intitolato “Mismatch e made in Brescia – Un ostacolo oggi, un problema domani?” mette in luce una realtà inquietante che sta preoccupando non solo gli imprenditori locali ma anche gli osservatori economici regionali e nazionali.
Le difficoltà delle industrie locali
Nove aziende su dieci nella provincia di Brescia, che rappresenta il terzo polo industriale d’Italia dopo Milano e Torino, si trovano in difficoltà nel trovare personale adeguato. Le figure più richieste e al contempo più difficili da trovare sono quelle degli artigiani e degli operai specializzati. Questa mancanza si estende anche a professioni come conduttori di impianti e conducenti di veicoli, tecnici ed esperti in ambiti scientifici e, in una percentuale minore, anche manager e dirigenti.
Il fenomeno del ‘Mismatch’
Il termine ‘mismatch’, ovvero la mancanza di corrispondenza tra domanda e offerta di lavoro, descrive perfettamente la situazione attuale. Le aziende sono pronte ad assumere, ma si trovano di fronte a una scarsa presenza ai colloqui e, nei casi in cui i candidati si presentano, questi spesso non possiedono le competenze richieste.
Le cause di un problema complesso
La relazione tra la mancanza di interesse verso i lavori industriali e artigianali e le cause socio-economiche è complessa. Le nuove generazioni sembrano orientarsi verso professioni ritenute più gratificanti o meno faticose, spesso legate al digitale o ai servizi, trascurando settori tradizionalmente associati alla manifattura.
Conclusioni e prospettive future
Il ‘mismatch’ occupazionale non è solo un problema immediato per le aziende, ma rappresenta anche una minaccia a lungo termine per il tessuto economico di Brescia e della Lombardia. È essenziale che le politiche di formazione e di orientamento lavorativo vengano riviste e adattate alle esigenze del mercato per prevenire un aggravamento di questa crisi.