Un scrutatore al seggio della Calini, situato nel quartiere Carmine, ha abbandonato il suo posto senza spiegazioni, lasciando perplessi i colleghi. L’episodio è emblematico di un sentimento di disaffezione crescente verso il voto, evidenziato dalle prime ore delle elezioni.
L’incidente inizia con l’arrivo puntuale di uno scrutatore che, dopo essersi guardato attorno, ha deciso di andarsene senza dare spiegazioni. “Non ne abbiamo più saputo nulla,” ha dichiarato il presidente del seggio, evidenziando lo sconcerto e la necessità di trovare una sostituzione tempestiva. La vicenda solleva domande sul motivo di tale comportamento: si trattava forse di un ex studente traumatizzato da esperienze negative in quella stessa scuola?
Disaffezione al Voto: Un Fenomeno Sempre Più Diffuso
Il comportamento dello scrutatore rispecchia un fenomeno più ampio: la crescente disaffezione al voto. Questo trend si fa particolarmente evidente in contesti elettorali come quello delle elezioni europee, percepite da molti come lontane dalle problematiche quotidiane. La partecipazione elettorale è in declino e il fenomeno dell’astensionismo è in costante aumento.
L’elettorato medio alle urne è rappresentato da anziani italiani, come osservato da una scrutatrice a San Polo. La scarsità di giovani e immigrati tra i votanti rispecchia le parole del cantautore Ultimo che, in un’intervista al Corriere della Sera, aveva confessato: “Non ho nemmeno un amico che vota.”
Elettori Stranieri: Una Presenza Inesistente
Mentre La Stampa raccontava recentemente l’entusiasmo di un immigrato che ha rinunciato a un viaggio a New York per poter votare, la realtà bresciana appare ben diversa. La partecipazione degli immigrati alle elezioni europee è stata minima, quasi insignificante. Nonostante una significativa popolazione di origine straniera nei quartieri di Calini e Manzoni, l’interesse per il parlamento europeo tra gli immigrati è molto basso.
Per molti immigrati, già impegnati nello sforzo di integrarsi come italiani, il concetto di cittadinanza europea sembra un traguardo troppo lontano. Questo spiega la bassa affluenza alle urne da parte di questa comunità.
Candidati e Partiti: Scelte Poco Coinvolgenti
Per gli elettori che hanno scelto di votare, le motivazioni sono spesso legate a preferenze di partito piuttosto che a convinzioni sui candidati. La maggior parte dei votanti si trova a scegliere tra candidati non locali, con pochi rappresentanti bresciani in lizza. Tra i nomi più noti vi sono Giorgia Meloni, che ha presentato la sua candidatura in diversi collegi, e il fenomeno mediatico Vannacci. Altri candidati come il sindaco di Bergamo, Gori, e il giornalista televisivo Michele Santoro, completano un quadro dominato da figure lontane dal territorio bresciano.
Conclusioni
L’abbandono improvviso dello scrutatore al seggio della Calini è un episodio che riflette un più ampio disinteresse verso le elezioni europee. L’assenza di giovani e immigrati tra i votanti, insieme a una scelta di candidati percepiti come distanti, contribuisce a un quadro di crescente disaffezione al voto. Questo fenomeno pone importanti interrogativi sul futuro della partecipazione democratica in Italia e in Europa.