L’uomo, 33 anni, è fuori pericolo dopo l’asportazione della milza. Il referto del pronto soccorso conferma la versione della donna: segni di strangolamento sul collo e lividi sulle braccia indicano violenze ripetute. Nonostante ciò, la donna ha dichiarato di non voler denunciare il compagno, affermando di amarlo.
L’incidente è avvenuto tra il 6 e il 7 luglio a Brescia, dopo una giornata passata al Lago di Garda e segnata dall’abuso di alcol. Il litigio è scoppiato al ritorno a casa, nell’appartamento della donna in via Naviglio Grande. Durante l’alterco, l’uomo avrebbe cercato di strangolarla, e lei ha reagito ferendolo con un coltello.
Inizialmente, la ferita non sembrava grave, tanto che i soccorsi sono stati chiamati solo in un secondo momento. Dopo l’accoltellamento, l’uomo si è recato in un fast food per comprare dei panini. Solo su insistenza della donna, è stata allertata l’emergenza medica, che ha portato l’uomo alla clinica Poliambulanza, dove è stato operato d’urgenza.
La polizia di stato sta indagando sul caso, avendo già raccolto i referti medici che indicano i segni delle violenze subite dalla donna. Nonostante le prove, la donna non ha sporto denuncia contro il compagno, risultando invece denunciata per lesioni aggravate. L’ipotesi di legittima difesa, supportata dai referti, è in corso di valutazione. Il compagno, appena le sue condizioni lo permetteranno, verrà ascoltato dalla polizia per confermare o meno la versione dei fatti.