Interrogatorio di Bozzoli rinviato a causa del suo stato di shock

Gli ultimi sviluppi dal carcere di Bollate: l'imprenditore è ancora troppo sconvolto per essere interrogato immediatamente

Giacomo Bozzoli, imprenditore bresciano condannato all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario, non sarà interrogato nei prossimi giorni a causa del suo stato di shock. Detenuto nel carcere di Bollate, Milano, Bozzoli è ancora fortemente provato dagli eventi recenti. Dopo dieci giorni di latitanza, è stato trovato nascosto nella sua villa a Soiano del Lago, sul Garda, con 50mila euro in contanti.

Nuova indagine sulle modalità della fuga

Gli inquirenti dovranno interrogare Bozzoli per chiarire i dettagli della sua fuga. Inizialmente accompagnato dalla compagna e dal figlio di 9 anni, Bozzoli ha poi proseguito da solo. Resta da determinare come sia riuscito a tornare in Italia e chi possa averlo aiutato. La Procura di Brescia ha aperto un fascicolo contro ignoti per procurata inosservanza della pena, e Bozzoli potrebbe diventare un testimone chiave nel caso di un processo contro eventuali complici.

La situazione attuale di Bozzoli

Ad oggi, Giacomo Bozzoli è ancora profondamente sconvolto dalla detenzione e continua a professare la sua innocenza. In una lettera indirizzata al procuratore generale, Bozzoli ha menzionato una possibile super-testimone, una donna austriaca del settore della lavorazione dei metalli, che potrebbe fornire prove a suo favore.

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