Sono trascorsi 81 anni da quella drammatica notte del 13 novembre 1943 , quando Rolando Pezzagno, Arnaldo Dall’Angelo, Guglielmo Perinelli e Luigi Gatta caddero per mano dei fascisti. Quei tragici eventi segnano l’inizio della Resistenza bresciana , un sacrificio che viene ricordato ogni anno con cerimonie organizzate dalla sezione Anpi “Caduti di Piazza Rovetta” e dall’Anpi provinciale. Insieme alle vittime bresciane, si ricordano anche due abitanti del centro storico, Domenico Pertica e Roberto Carrara , deportati nel campo di concentramento di Mauthausen .
Cerimonia di commemorazione: memoria e impegno civile
La città di Brescia celebra l’anniversario con iniziative commemorative che uniscono l’amministrazione locale e varie realtà antifasciste. Dopo lo spettacolo tenutosi ieri al teatro San Giovanni, la tradizionale cerimonia si svolgerà questa mattina presso Largo Formentone . Il programma prevede i saluti del presidente dell’Anpi , Lucio Pedroni, e dei rappresentanti dell’amministrazione comunale.
A seguire, lo storico Marco Ugolini offrirà una ricostruzione storica dei fatti che portarono alla morte dei primi resistenti bresciani, contestualizzando l’importanza di quei sacrifici nella lotta contro il fascismo. L’evento avrà come ospite d’onore l’attore e regista Moni Ovadia , noto per il suo impegno culturale e civile.
Moni Ovadia , che ha accolto con entusiasmo l’invito a partecipare, prenderà la parola come oratore ufficiale, sottolineando l’urgenza di non dimenticare il passato per promuovere un futuro di pace e autodeterminazione dei popoli. Valter Longhi , della sezione Anpi che ha organizzato l’evento, ha espresso soddisfazione per la partecipazione di Ovadia: “È fondamentale continuare a ricordare ea gridare forte la necessità di giustizia e libertà, non solo per il nostro passato, ma anche per le battaglie contemporanee, come quella del popolo palestinese.”
Il valore della memoria: perché è ancora importante ricordare
Ogni anno, le iniziative dell’Anpi non si limitano a ricordare solo i caduti, ma intendono sensibilizzare le nuove generazioni sul valore della Resistenza e sul significato di libertà. La memoria storica è un impegno civile che Brescia continua a portare avanti, anche attraverso eventi culturali e riflessioni pubbliche che coinvolgono tutta la comunità.
L’appuntamento di Largo Formentone si configura quindi non solo come un momento di ricordo, ma come un’occasione di riflessione collettiva sulla necessità di preservare i valori democratici conquistati con il sacrificio di tanti. La presenza di figure di rilievo come Moni Ovadia conferma l’importanza di mantenere viva la memoria storica, affinché le nuove generazioni possano comprendere il prezzo della libertà e la necessità di lottare contro ogni forma di oppressione.