Montagne di droga e riciclaggio: blitz con 35 arresti a Lecce

Una maxi operazione tra Lecce e altre province smantella un’organizzazione criminale dedita a narcotraffico e frode finanziaria

Un blitz coordinato dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce ha portato all’arresto di 35 persone, di cui 33 trasferite in carcere e 2 agli arresti domiciliari. L’operazione, avviata all’alba, ha visto la collaborazione della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza e ha coinvolto 97 indagati.

Un’operazione su scala nazionale

Il blitz non si è limitato al capoluogo salentino. Ispezioni e sequestri sono stati effettuati anche in altre province pugliesi, come Brindisi e Taranto, oltre che in Calabria e nel Bresciano. Il raggio d’azione dell’organizzazione si estendeva ben oltre il Salento, evidenziando una rete criminale ampia e ben strutturata.

Tra i reati contestati figurano traffico di stupefacenti, riciclaggio e autoriciclaggio, oltre a operazioni finanziarie fraudolente come il trasferimento illecito di beni e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Gli inquirenti hanno ricostruito le modalità con cui venivano gestiti i proventi delle attività illecite, grazie anche alla complicità di professionisti. Tra gli arrestati figura un commercialista salentino, che avrebbe agevolato l’organizzazione nel riciclaggio dei guadagni illeciti.

Le basi operative e i traffici

Le indagini hanno rivelato come le principali basi operative fossero localizzate a Copertino e Scorrano, nel Salento. Da qui, i traffici di droga si ramificavano in altre aree della regione e del Paese. Ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti venivano movimentati attraverso una rete capillare di corrieri e intermediari.

Gli investigatori hanno sequestrato beni e denaro di provenienza illecita, con l’obiettivo di colpire non solo le persone fisiche coinvolte, ma anche le risorse economiche dell’organizzazione. L’operazione si inserisce in un più ampio quadro di contrasto alla criminalità organizzata, con una particolare attenzione al settore del narcotraffico e delle frodi finanziarie.

La strategia investigativa

La Direzione distrettuale antimafia ha lavorato in stretta sinergia con le forze dell’ordine, sfruttando una serie di strumenti investigativi avanzati. Tra questi, intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre all’analisi di flussi finanziari sospetti. La complessità dell’indagine ha richiesto il coinvolgimento di più enti, evidenziando un coordinamento efficace tra le autorità giudiziarie e le forze operative sul campo.

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