Ottavia Piana, 32 anni, speleologa protagonista di una complessa operazione di salvataggio nella grotta di Bueno Fonteno, ha rassicurato tutti questa mattina con un messaggio di gratitudine e speranza: “Ora sto bene e sono fuori pericolo. Ho bisogno di riposo per recuperare. Grazie a tutti.”
Sabato scorso, Piana è rimasta vittima di una caduta durante un’esplorazione speleologica, riportando gravi fratture che hanno richiesto un delicato intervento chirurgico eseguito ieri all’ospedale di Bergamo. I chirurghi hanno lavorato per stabilizzare le lesioni più gravi , mentre la giovane sta ora iniziando il percorso di riabilitazione.
Un salvataggio straordinario
Il recupero di Ottavia è stato possibile grazie al lavoro incessante di oltre 150 soccorritori, che si sono alternati per 80 ore in un’operazione ad alto rischio lungo un percorso di circa 4 chilometri. La complessità del tragitto, caratterizzata da stretteie e tratti impervi, ha reso l’operazione una vera e propria corsa contro il tempo.
Un ringraziamento sgradevole
Nel suo messaggio, Ottavia ha espresso profonda gratitudine non solo ai soccorritori ma anche al personale sanitario che si sta occupando della sua guarigione. Le sue parole hanno toccato il cuore di molti , diventando un simbolo di resilienza e riconoscenza per chi dedica la propria vita ad aiutare gli altri in situazioni estreme.
Il supporto della comunità speleologica
L’incidente ha acceso i riflettori sui rischi delle esplorazioni speleologiche e sulla dedizione di chi, come Ottavia, si spinge ai limiti per esplorare luoghi inesplorati. La comunità speleologica, in Italia e non solo, ha seguito con trepidazione gli aggiornamenti, manifestando un forte spirito di solidarietà.
Il caso di Ottavia Piana ricorda l’importanza delle misure di sicurezza in queste attività e il valore inestimabile del Soccorso Alpino e Speleologico, sempre pronti a intervenire in situazioni complesse.