Un’intera famiglia è stata colpita da una tragedia in una villetta a San Felice a Ema, sulle colline di Firenze. Matteo Racheli, originario di Gardone Val Trompia, è stato trovato morto insieme al figlio Elio, di 11 anni, e alla compagna Margarida Alcione. Le esalazioni di monossido di carbonio sono la probabile causa del decesso. L’unica sopravvissuta è la figlia minore, una bimba di 6 anni, ora ricoverata in terapia intensiva.
La scoperta dei soccorritori
L’allarme è stato dato dall’ex moglie di Racheli, preoccupata per l’assenza di risposte alle sue chiamate. Nel pomeriggio del 19 dicembre, i Vigili del Fuoco hanno fatto l’angosciante scoperta: i corpi senza vita del padre, del figlio e della compagna giacevano nella villetta. Nonostante i tentativi di rianimazione, per loro non c’è stato nulla da fare. La bambina, trovata ancora in vita, è stata trasportata d’urgenza all’ospedale pediatrico Meyer e sottoposta a terapia iperbarica.
Chi era Matteo Racheli
Nato a Gardone Val Trompia, Matteo Racheli era figlio di Edoardo Racheli, ex proprietario della Mec-Gar, azienda produttrice di caricatori per pistole. Dopo la vendita della ditta nel 2017, Matteo si era trasferito a Firenze, dove aveva investito in immobili destinati al turismo.
Cause ancora da accertare
L’ipotesi principale resta quella di un’intossicazione da monossido di carbonio. Gli inquirenti stanno esaminando la caldaia a gas e due stufe a pellet presenti nell’abitazione, per individuare l’origine delle letali esalazioni. La tragedia potrebbe essersi verificata già nella serata del 18 dicembre, ma solo il giorno successivo è stata lanciata l’allerta.
Un killer silenzioso
Il monossido di carbonio, inodore e incolore, rappresenta una minaccia spesso sottovalutata. Gli esperti ricordano l’importanza di verificare periodicamente gli impianti di riscaldamento per prevenire eventi simili.
Una comunità in lutto
La notizia ha sconvolto Gardone Val Trompia, paese d’origine di Matteo, e Firenze, dove la famiglia risiedeva. Mentre la bambina lotta per sopravvivere, amici e conoscenti si stringono nel dolore per una tragedia che poteva essere evitata.
