Bomba a Roccafranca: residuato bellico ritrovato in area turistica

Scoperta una possibile bomba risalente alla Seconda guerra mondiale a Roccafranca, scattato l’allarme per la sicurezza dell’area.

Un evento inaspettato ha interrotto la tranquillità di Roccafranca, nel cuore della località Chisù, dove ieri è stato individuato un potenziale residuato bellico. La scoperta, avvenuta nei pressi dello sbarramento fluviale che ospita una centrale idroelettrica, ha destato preoccupazione tra i residenti e le autorità locali.

Il ritrovamento e l’allarme

L’oggetto sospetto, individuato da un passante, ha fatto scattare immediatamente i protocolli di sicurezza. Dopo la segnalazione al Referente operativo comunale, Dario Paneroni ha coinvolto i vigili del fuoco di Orzinuovi per una verifica sul posto. La conferma dei timori non si è fatta attendere: l’oggetto metallico potrebbe essere una granata di cannone o di mortaio, lasciata sul territorio dalla Seconda guerra mondiale.

Le autorità hanno proceduto rapidamente a isolare l’area interessata. La zona è stata delimitata da Nord a Sud, con un piantonamento costante dei carabinieri di Rudiano durante la notte per evitare intrusioni. L’accesso all’area, frequentata soprattutto in estate come “spiaggione”, è stato bloccato per garantire la sicurezza.

Oggi l’arrivo degli artificieri

Il prossimo passo sarà l’intervento degli artificieri dell’esercito, atteso per oggi. Questi esperti avranno il compito di confermare l’identità dell’oggetto e stabilire le azioni necessarie. Tra le possibilità, il disinnesco, il brillamento o la rimozione del residuato. Le autorità locali sono pronte a seguire le indicazioni degli specialisti, incluso un possibile piano di evacuazione.

L’area circostante pone alcune criticità. A pochi metri si trova una centrale idroelettrica attiva e un chiosco di ristoro situato sul lato est, entrambi elementi che richiedono particolare attenzione nel gestire il potenziale pericolo.

Le ipotesi sull’origine del residuato

Rimane da chiarire come il presunto ordigno sia arrivato nel punto del ritrovamento. Potrebbe essersi sempre trovato lì, sommerso dai sedimenti fluviali, oppure essere stato trasportato dalle piene del fiume Oglio. Un’altra ipotesi è che qualcuno si sia liberato dell’oggetto in tempi recenti. L’indagine sul residuato potrebbe fornire risposte interessanti sul passato bellico della zona.

Conclusione

Questo episodio sottolinea come le tracce della Seconda guerra mondiale continuino a riaffiorare, ricordandoci che la memoria storica si intreccia spesso con il presente. Le operazioni di bonifica, attese nelle prossime ore, saranno cruciali per garantire la sicurezza di una zona frequentata sia dai residenti che dai turisti.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

La comunità di Gargnano è sotto shock per la scomparsa improvvisa di Italo Bringhenti, volto...
In centinaia ai funerali della giovane: chiesa gremita, silenzio e palloncini rosa per l’ultimo saluto....
A bordo del mezzo si trovavano due uomini, rispettivamente di 30 e 36 anni, sottoposti...

Altre notizie