La vendita della farmacia comunale di Ronco: un’opportunità o una perdita per la comunità?

Il Consiglio comunale di Gussago ha recentemente approvato la vendita della farmacia comunale di Ronco, fissando un prezzo base di 930.000 euro per l'asta che si terrà entro marzo

Il Consiglio comunale di Gussago ha recentemente approvato la vendita della farmacia comunale di Ronco, fissando un prezzo base di 930.000 euro per l’asta che si terrà entro marzo. Questa decisione prevede la liquidazione dell’azienda speciale che gestiva la farmacia, di proprietà interamente dell’ente locale. Il patrimonio di questa azienda confluirà nel bilancio comunale, ma la decisione non è priva di critiche.

Il sindaco di Gussago, Giovanni Coccoli, ha giustificato la vendita con la scarsa redditività della farmacia, che porta al Comune entrate inferiori ai 20.000 euro all’anno. Nonostante ciò, Coccoli ha rassicurato la popolazione di Ronco, assicurando che il servizio continuerà a essere garantito. La cessione dei locali consentirà, infatti, di destinare il ricavato all’acquisizione dell’oratorio femminile, un progetto considerato una “opportunità unica” per il Comune, anche se, al momento, non sono ancora stati definiti i dettagli sull’uso futuro dell’edificio.

Tuttavia, Coccoli ha anche ammesso che non ci sono piani specifici e nemmeno una perizia di stima per l’immobile in questione. Inoltre, ha dovuto fare i conti con una situazione imprevista, ovvero le dimissioni del parroco di Ronco, don Renato Musatti, che ha rinunciato per motivi di salute. Questo ha rallentato il progetto, ma il sindaco ha dichiarato che l’amministrazione intende proseguire con l’acquisizione del bene.

Non mancano le critiche e i dubbi riguardo alla vendita. In particolare, le minoranze hanno sollevato delle obiezioni. Stefano Quarena, consigliere di centrodestra, ha messo in evidenza che la delibera fa riferimento alla possibilità che la farmacia venga spostata in una zona diversa, sopra la SP19, in un’area più centrale. Questo scenario potrebbe comportare lo spostamento del servizio lontano da Ronco, con l’operatore privato che avrà piena libertà di scegliere la nuova collocazione. Una preoccupazione simile è stata espressa anche da Rossella Olivari del Partito Democratico, che ha sottolineato come la vendita della farmacia possa privare la comunità di un servizio pubblico essenziale, destinato in origine a garantire l’accesso alla salute in una zona decentrata.

Il sindaco Coccoli ha ribadito che la vendita non comporterà la perdita del servizio per i residenti di Ronco, precisando che l’acquirente dell’immobile sarà vincolato a mantenere la farmacia nel paese. Tuttavia, come osservano le opposizioni, il Comune non avrà più alcun controllo sul futuro dell’attività una volta venduta la licenza. Sarà quindi nelle mani del privato decidere se mantenere la farmacia a Ronco o spostarla altrove, senza che l’amministrazione possa fare nulla per fermarlo.

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