Non è bastata la pioggia battente a spegnere l’entusiasmo dei ciclisti della 17ª edizione della Granfondo, che si è aperta questa mattina tra acquazzoni e scaramanzie, ma con la solita energia collettiva. Oltre 4mila partecipanti si sono lanciati in corsa sul lungolago di Desenzano, sfidando il maltempo in una scenografica partenza durata cinque minuti.
Qualche defezione ci sarà stata, com’è comprensibile in giornate così, ma l’impatto visivo del serpentone di atleti non ha mostrato vuoti, bensì un’onda compatta di caschi, ruote e determinazione.
Tre percorsi tra panorami e fatica
Tre i tracciati previsti per la manifestazione, distribuiti tra Garda e Valsabbia:
-
Percorso lungo: 140 km per i più esperti e resistenti;
-
Percorso medio: 108 km per chi cerca una sfida importante ma accessibile;
-
Percorso cicloturistico: 40 km con arrivo suggestivo al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera, la grande novità di quest’anno.
Un mix di sport, natura e cultura, con salite impegnative e scorci mozzafiato sul lago e l’entroterra, reso ancora più epico dalla pioggia che ha accompagnato la partenza.
La Granfondo è anche un Festival
La gara è solo uno dei momenti clou di un weekend che ha animato Desenzano del Garda, trasformando la città in un hub del ciclismo e della socialità. Tanti gli eventi collaterali, tra esposizioni, incontri e momenti conviviali, che raccontano la Granfondo come festa dello sport prima ancora che come competizione.