Strada della Forra ancora chiusa: rischio frane impedisce la riapertura

Monitoraggi recenti evidenziano nuovi movimenti del versante: decisione definitiva rinviata, residenti ancora isolati

Non riaprirà a breve la strada della Forra, chiusa da dicembre 2023 a causa di un imponente smottamento avvenuto nei pressi del torrente Brasa, sul territorio di Tremosine. La conferma è arrivata al termine del vertice tenutosi ieri mattina a Palazzo Broletto, sede della Provincia di Brescia, che detiene la proprietà della strada.

L’attesa riapertura in vista della Pasqua è stata rimandata, a causa di dati preoccupanti emersi dai monitoraggi aggiornati al 16 aprile. Secondo quanto riferito dal presidente della Provincia Emanuele Moraschini e dal consigliere delegato alla viabilità Paolo Fontana, i movimenti del versante sono in crescita costante, con una deformazione rilevata pari a 9 millimetri, ovvero quasi un centimetro. «Non sussistono le condizioni minime di sicurezza – hanno dichiarato –. L’intervento tecnico è stato svolto con puntualità e precisione, ma i dati ci impongono cautela».

La strada provinciale è chiusa ormai da oltre quattro mesi. Lo smottamento di dicembre ha provocato la caduta di migliaia di metri cubi di roccia, con detriti precipitati fino al lago. Fin da subito, l’area è stata costantemente monitorata da tre sensori posizionati sul versante, ma uno di questi ha recentemente segnalato anomalie nei dati, spingendo i tecnici a richiedere ulteriori approfondimenti.

A oggi, la decisione definitiva è stata rinviata, per consentire agli esperti di valutare in dettaglio le anomalie e stabilire l’effettivo grado di rischio residuo. Il trend di movimento del terreno, però, non lascia spazio a ipotesi ottimistiche nel breve termine.

Nel frattempo, i disagi per i residenti della zona restano significativi. L’unica alternativa per raggiungere scuole, posti di lavoro o servizi essenziali è rappresentata dai tortuosi tornanti della Tignalga oppure dal percorso verso nord lungo la SP115, per poi scendere a valle in direzione di Limone. Percorsi lunghi e complessi, che rallentano i collegamenti e compromettono la quotidianità di molte famiglie.

L’obiettivo della Provincia resta la riapertura, ma solo quando saranno garantite le condizioni di sicurezza. «Non possiamo permetterci di riaprire una via così delicata se permangono anche minime condizioni di instabilità – hanno ribadito Moraschini e Fontana –. La sicurezza pubblica è la nostra priorità».

Le prossime settimane saranno decisive: nuovi rilevamenti, ulteriori analisi del terreno e una valutazione complessiva dell’intervento già eseguito contribuiranno a delineare il possibile calendario per la riapertura. Tuttavia, per i residenti e i turisti, la Forra resterà ancora inaccessibile, almeno fino a quando i segnali di instabilità non si arresteranno.

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