Brescia crocevia di culture: 158 nazionalità in provincia, un solo comune senza stranieri

La provincia si conferma tra le più multietniche d’Italia: boom di presenze estere con l’attuale governo e dati significativi sul lavoro

Con cittadini provenienti da 158 Paesi del mondo, la provincia di Brescia si conferma un mosaico culturale senza pari nel panorama nazionale. La città capoluogo, da sola, ne ospita ben 146, mentre in tutta la provincia solo un singolo comune non conta alcun residente straniero. Un dato che racconta la trasformazione sociale e culturale del territorio, dove il volto della comunità si è arricchito di nuove lingue, religioni e tradizioni.

L’attuale governo nazionale ha coinciso con un picco di nuovi ingressi, segnando un netto incremento della popolazione straniera nel Bresciano. Questo afflusso non è solo una questione demografica, ma anche economica e sociale, con risvolti significativi in diversi settori, a partire dal mondo del lavoro.

Tra i numeri più drammatici c’è il dato sugli incidenti sul lavoro: il 35% delle vittime è di origine straniera. Un indicatore che mette in luce condizioni spesso precarie, con impieghi rischiosi e poco tutelati. Si tratta di una componente fondamentale del tessuto produttivo, ma troppo spesso invisibile nei dibattiti pubblici.

Dante Alighieri, con la sua celebre visione dell’uomo come “cittadino del mondo”, viene citato per evidenziare quanto l’identità migrante faccia parte della storia dell’umanità. Dalle antiche migrazioni preistoriche ai movimenti di popoli dell’Impero Romano, fino alla mobilità dettata dal capitalismo moderno, il fenomeno migratorio è una costante storica. In questo scenario, Brescia emerge come simbolo di una coesistenza che sfida la retorica dell’esclusione.

L’analisi dei dati Comune per Comune conferma che l’immigrazione è ormai un fenomeno strutturale e trasversale, non limitato ai grandi centri urbani. La presenza di stranieri è distribuita su tutto il territorio, anche se con concentrazioni più elevate nelle aree con maggiore offerta di lavoro e servizi.

In un’epoca di narrazioni polarizzate, il quadro bresciano offre una visione concreta della realtà multietnica italiana, dove le sfide dell’integrazione si accompagnano a esempi di convivenza e arricchimento reciproco.

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