Un’escursione in mountain bike si è trasformata in un incubo per un ciclista di 38 anni, precipitato in un canalone nei pressi di Cima Breda, a circa 650 metri di quota sopra Ponte Caffaro, nel comune di Bagolino. L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di lunedì, intorno alle 14, in una zona impervia e difficilmente raggiungibile. La dinamica non è ancora del tutto chiara, ma pare che il ciclista abbia perso il controllo del mezzo su un tratto tecnico, finendo fuori dal sentiero.
Fortunatamente l’uomo è stato localizzato in tempo e tratto in salvo, grazie all’intervento congiunto di più squadre di emergenza. A dare l’allarme è stato un altro escursionista che ha assistito all’incidente. La centrale operativa ha immediatamente attivato il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, mobilitando sei tecnici della stazione Valsabbia. I soccorritori hanno raggiunto il ferito, lo hanno immobilizzato e sistemato su una barella, portandolo in una zona idonea per l’estrazione.
Lo spettacolare intervento si è concluso con il recupero in elicottero, decollato da Brescia. Il ciclista è stato trasportato a bordo mediante verricello, in una manovra ad alta quota che ha richiesto precisione e coordinamento. L’elisoccorso ha poi trasferito l’infortunato in codice giallo all’ospedale Civile di Brescia, dove è stato sottoposto agli accertamenti del caso.
Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri di Salò, incaricati dei rilievi sull’accaduto, insieme ai Vigili del Fuoco e a un’ambulanza dei volontari di Ponte Caffaro. L’incidente ripropone la questione della sicurezza sui sentieri montani, spesso affrontati senza la dovuta preparazione o senza conoscere a fondo il territorio. In questo caso, il rapido coordinamento tra le squadre di soccorso ha evitato conseguenze ben peggiori.