Un grave atto vandalico ha colpito la storica cappella di San Macario, situata sulla collina di via Soprazzocco a Puegnago del Garda. Nella mattinata di domenica, i residenti hanno scoperto che l’edificio era stato forzato: il cancelletto d’ingresso risultava scardinato e l’opera d’arte custodita all’interno era scomparsa.
All’interno della cappella, eretta nella seconda metà del XVIII secolo, si trovava un dipinto di rilevante valore devozionale. L’opera raffigurava San Macario insieme a San Michele Arcangelo. La leggenda popolare attribuisce al quadro un’origine miracolosa: nel 1799, si racconta che San Macario avesse versato lacrime, mentre dalla spada di San Michele fosse sgorgata acqua. Un prodigio che ha consolidato la devozione della comunità locale verso questo luogo sacro.
Il sindaco di Puegnago, Silvano Zanelli, è giunto immediatamente sul luogo del furto per constatare di persona l’accaduto. Le autorità hanno avviato le verifiche del caso e sono in corso accertamenti per cercare di risalire agli autori del gesto e al possibile destino del dipinto trafugato.
Il furto richiama alla memoria un episodio simile accaduto nel 2022 a Calvagese della Riviera. In quell’occasione, un quadro del Settecento raffigurante l’Immacolata Concezione, realizzato dal pittore Giovanni Antonio Zaddei, fu rubato dalla chiesetta della frazione Terzago. L’opera fu ritrovata un anno e mezzo più tardi, abbandonata ai margini di una strada sterrata nei campi di Muscoline. Un ritrovamento fortuito che lascia aperta la speranza anche per il dipinto di San Macario.