Limone del Garda primo in Italia per valore turistico pro-capite

Con 241 mila euro di valore aggiunto per residente, il piccolo comune guida la classifica dei centri turistici più redditizi d’Italia

Limone sul Garda si posiziona in vetta alla classifica nazionale per valore aggiunto pro-capite generato dal turismo, con una media di ben 241 mila euro per ogni residente. È quanto emerge dal rapporto “La ricchezza dei comuni turistici 2025” realizzato da Sociometrica, a cura di Antonio Preiti. Lo studio analizza la capacità dei Comuni italiani di creare ricchezza attraverso il turismo, rivelando un primato assoluto per il piccolo borgo bresciano affacciato sul Lago di Garda.

Con appena 1170 abitanti, Limone è il simbolo dell’efficienza turistica nei piccoli centri, dove l’elevata affluenza di visitatori si traduce in importanti benefici economici per la comunità. Seguono in classifica quattro località montane del Trentino, accomunate da un’offerta turistica ben strutturata e da una popolazione residente molto contenuta.

La ricerca sottolinea come i Comuni più piccoli, quando specializzati nel turismo, possano raggiungere livelli di produttività molto elevati, generando ricchezza e impatto economico ben oltre la loro dimensione demografica. In queste realtà, infatti, il turismo rappresenta spesso tra il 60% e l’80% dell’intero sistema economico locale.

Il Lago di Garda si conferma come uno dei principali poli turistici italiani, con ben 10 Comuni presenti tra i primi 100 a livello nazionale per valore aggiunto. Solo la sponda bresciana piazza sei centri nella top 209: Sirmione (57°), Desenzano (65°), Brescia città (95°), San Felice del Benaco (116°), Manerba (118°) e Moniga (157°). La città di Brescia spicca anche per crescita turistica nel decennio 2014-2024, con un aumento del 48,3% nelle presenze, che la colloca al 14° posto tra tutti i Comuni italiani.

Il coordinatore di Confesercenti Lago di Garda, Andrea Maggioni, ha evidenziato come il turismo rappresenti un vero e proprio ecosistema economico integrato, in grado di generare occupazione, benessere sociale e sviluppo del territorio. “Questi numeri – ha spiegato – mostrano chiaramente che il turismo non è un semplice comparto economico, ma una leva strategica capace di trasformare i territori”.

Il valore complessivo prodotto dai soli 7 Comuni gardesani bresciani presenti in classifica sfiora gli 1,45 miliardi di euro, un dato paragonabile a quello di grandi città turistiche come Milano o Firenze. Estendendo l’analisi a tutti i 14 Comuni gardesani inseriti tra i primi 200 a livello nazionale, distribuiti tra Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige, il valore aggiunto complessivo sale a 4,79 miliardi di euro, posizionando l’intera area del Garda al secondo posto tra le destinazioni italiane, subito dopo Roma e davanti a metropoli come Milano.

Tuttavia, questa crescita porta con sé nuove sfide: la gestione dell’afflusso turistico, la necessità di garantire alloggi adeguati ai lavoratori stagionali, e il potenziamento della formazione professionale nel settore turistico e ristorativo. Confesercenti Garda richiama l’attenzione su questi aspetti, sottolineando l’urgenza di bandi e politiche pubbliche in grado di sostenere la qualità e la sostenibilità del turismo gardesano.

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