Sono passati trent’anni dalla prima edizione delle Weeks in Italy, un progetto pionieristico nato nel 1995 grazie all’Osservatorio Serafino Zani di Brescia, con l’obiettivo di promuovere la divulgazione astronomica attraverso la collaborazione internazionale. L’idea era semplice ma efficace: offrire un soggiorno premio in Italia agli operatori di planetari stranieri per incontrare studenti e cittadini, tenendo lezioni itineranti in lingua inglese. Oggi, quel format si è ampliato anche oltre confine: iniziative analoghe sono sorte negli Stati Uniti e in Germania, aprendo le porte anche agli operatori italiani.
Un esempio concreto di questa collaborazione continua è rappresentato dal professor Kevin Milani, direttore del Paulucci Planetarium di Hibbing (Minnesota, USA), che da cinque anni mantiene un legame costante con il territorio bresciano. Attraverso la sua rubrica online mensile “Not only stars!”, trasmessa su Facebook, Milani propone incontri interattivi aperti a studenti e insegnanti italiani, in cui si esercita l’inglese confrontando notizie e immagini provenienti dai media locali – come il Giornale di Brescia o la rivista storica Biesse – con quelle statunitensi.
Uno degli aspetti più originali del progetto è l’utilizzo didattico dei titoli di giornale in lingua inglese. Ogni mese, Milani crea dei collage con titoli selezionati per stimolare gli studenti a tradurre e collezionare vocaboli anglofoni incontrati sulla stampa. Un metodo sperimentato con successo, ad esempio, dagli studenti di terza media dell’Istituto Comprensivo Galileo Galilei di Nave, che durante lo scorso anno scolastico hanno realizzato poster linguistici combinando titoli e traduzioni.
Il legame tra Milani e il territorio bresciano è reso ancora più forte dalla partecipazione attiva di docenti locali come il prof. Federico Andreoletti, che di recente ha fatto visita al collega americano. Incontri come questi non solo consolidano l’amicizia tra istituzioni educative, ma rappresentano un modello di scambio interculturale che unisce scienza, lingua e apertura mentale. Le lezioni americane, che riprenderanno a settembre, includeranno anche contenuti sull’osservazione del cielo, in particolare il riconoscimento delle costellazioni.