I bambini della scuola primaria di Gambara sono diventati custodi di un’aiuola comunale, trasformata in un piccolo angolo verde pensato per attirare e nutrire le api, fondamentali per l’ecosistema. È questo il cuore del progetto che vede protagonisti gli alunni della classe 4ªA e delle due seconde, per un totale di circa sessanta bambini, che nei giorni scorsi hanno seminato “fiori amici delle api” nello spazio pubblico di via Papa Giovanni Paolo II, con il sostegno dell’Amministrazione comunale.
Una scuola “amica delle api”
Il progetto attuale è il seguito di un’iniziativa già avviata lo scorso anno scolastico, quando gli stessi alunni della quarta hanno partecipato – e vinto – il Concorso Api dell’associazione Api di Brescia, ottenendo il titolo di “scuola amica delle api”. Quest’anno, le insegnanti hanno deciso di proseguire il percorso educativo, puntando alla cura attiva del verde pubblico come forma concreta di sensibilizzazione e impegno civico.
Fiori, impegno e responsabilità ambientale
“Le insegnanti hanno voluto proseguire il progetto occupandosi dei fiori amici delle api, chiedendo di poterli piantare in una delle aiuole comunali”, spiega l’assessore Lucia Caldera. “L’Amministrazione ha accolto con entusiasmo la proposta. I bambini hanno messo a dimora i primi semi, dei quali si prenderanno cura personalmente. Un’azione educativa che unisce rispetto per l’ambiente e valori di cittadinanza attiva“.
Un libro per la biblioteca e per la comunità
Parallelamente, gli alunni – guidati dalle loro insegnanti – stanno lavorando alla realizzazione di un libro, che raccoglierà esperienze, disegni e conoscenze maturate durante il progetto. Il volume sarà donato alla biblioteca comunale di Gambara, per lasciare una testimonianza concreta dell’impegno scolastico e condividerlo con tutta la cittadinanza.
Un esempio di educazione civica e ambientale
“Siamo felici di supportare iniziative come questa – aggiunge l’assessore Caldera – perché promuovono nei più piccoli il rispetto per l’ambiente e il senso di responsabilità verso il bene comune. Un ringraziamento sincero va ai bambini e alle insegnanti, che con impegno e passione hanno reso possibile questo esempio virtuoso di cittadinanza attiva“.