Castelcovati (Brescia) – Nuovo scandalo nella Diocesi di Brescia. Don Jordan Coraglia, parroco di Castelcovati già sospeso dalle funzioni ecclesiastiche, è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico. L’ordinanza è scaturita da un’indagine condotta dalla Polizia postale, che ha portato alla perquisizione del suo telefono cellulare e al ritrovamento di immagini compromettenti.
A riportare la notizia è l’Ansa, che specifica come le prove siano emerse nell’ambito di un’inchiesta più ampia su alcuni canali Telegram, su cui circolavano contenuti illeciti. Le indagini, di natura informatica, hanno condotto le autorità a eseguire accertamenti diretti sul dispositivo del sacerdote, confermando la presenza di materiale considerato penalmente rilevante.
Il caso si inserisce in un contesto delicato per la Diocesi bresciana, già segnata da un altro episodio analogo avvenuto poco più di un mese fa. A fine aprile, infatti, era stato arrestato anche don Ciro Panigara, parroco di San Paolo nella Bassa bresciana, con l’accusa di violenza sessuale su minore. Anche lui è attualmente sottoposto alla misura dei domiciliari, dopo che il Vescovo di Brescia ne aveva disposto le dimissioni già all’inizio dell’anno.
Nel caso di don Coraglia, le indagini informatiche sono partite proprio dopo che alcuni contenuti sospetti erano comparsi sui social. L’analisi forense del materiale digitale ha fornito ulteriori elementi, portando la Procura a richiedere la misura cautelare a carico del religioso, già precedentemente sospeso in via cautelativa dalle funzioni parrocchiali.
La Diocesi di Brescia, al momento, non ha rilasciato ulteriori dichiarazioni ufficiali, ma si trova ora a dover affrontare una nuova bufera mediatica e giudiziaria. Gli inquirenti continuano le attività di verifica per accertare l’origine e la diffusione dei contenuti, nonché eventuali altri soggetti coinvolti nella rete di scambio di materiale illecito.