Ieri ultimo giorno da medico per Giuliano Brunori: 46 anni al servizio della salute

Va in pensione il primario sindaco di Gardone Val Trompia, ma non smette di essere medico: continuerà a operare come volontario in Africa

Dopo 46 anni di professione, Giuliano Brunori ha salutato il camice bianco, ma non certo la sua missione. Il 1° giugno è stato il suo primo giorno di meritata pensione, ma la sua storia personale e professionale continua a rappresentare un esempio raro di dedizione, competenza e umanità. Conosciuto non solo come medico di fama nazionale e internazionale, ma anche come sindaco di Gardone Val Trompia, Brunori ha deciso di chiudere un lungo capitolo iniziato nel 1979, ma senza abbandonare la sua vocazione per la medicina.

Il percorso professionale di Brunori è iniziato nel reparto di Nefrologia degli Spedali Civili di Brescia, al quinto anno di Medicina, sotto la guida del professor Rosario Maiorca. Dopo la laurea nel 1981 e il servizio militare a Merano, ha cominciato la carriera ospedaliera come assistente nel marzo 1983. Ha operato nei reparti di degenza, sala dialisi, trapianti e ambulatori specializzati, fino a perfezionarsi anche all’estero, grazie a un’esperienza decisiva alla University of California di Los Angeles con il professor Kopple.

Nel marzo 2008 è arrivata la nomina a primario dell’ospedale Santa Chiara di Trento, incarico che ha ricoperto fino al ritiro, affiancando alla medicina una brillante carriera accademica e scientifica: nel 2017 è stato nominato presidente nazionale della Società Italiana di Nefrologia e, dal 2023, è diventato professore universitario alla scuola di Medicina di Trento.

Il periodo della pandemia è stato tra i più duri, ma Brunori ha saputo affrontarlo con il consueto spirito di servizio, sostenendo pazienti e colleghi nei reparti più colpiti. “Abbiamo vissuto drammi, ma anche grande unità tra medici, infermieri e OSS”, ha ricordato con commozione.

La sua ultima timbratura non segna però un vero addio alla medicina. Oltre al ruolo di sindaco, che ora potrà seguire a tempo pieno, Brunori continuerà il suo impegno come volontario. Da oltre 10 anni si reca in Ghana e Mali per seguire una cinquantina di pazienti nefropatici e ha recentemente salvato un bambino nel cuore del Congo grazie alla telemedicina. Dal 1994 è anche direttore sanitario della sezione Avis locale.

Tanti i messaggi di affetto ricevuti in queste ore, da ex colleghi, pazienti e cittadini, che lo hanno voluto ringraziare per la professionalità e l’umanità dimostrate in tutti questi anni.

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