Le economie domestiche di Brescia hanno affrontato un 2023 particolarmente arduo, caratterizzato da una significativa erosione dei risparmi che supera il miliardo di euro, secondo gli ultimi dati forniti da Bankitalia. Un quadro che riflette le sfide imposte da un’inflazione persistente e una crescita economica incerta, con impatti tangibili sia sui depositi che sui prestiti.
La dinamica dei depositi: una tendenza preoccupante
Nel corso dell’anno, i depositi bancari e postali delle famiglie bresciane hanno registrato un calo notevole, passando da 28,338 miliardi di euro a fine 2022 a 27,278 miliardi a fine 2023. Sebbene la seconda metà dell’anno abbia visto un recupero parziale di 410 milioni di euro, il trend complessivo rimane segnato da una perdita di risorse significativa per le famiglie, costrette a intaccare i propri risparmi per far fronte agli aumenti dei costi di vita e alle pressioni fiscali.
Un confronto con il passato e la situazione dei prestiti
Nonostante il contesto sfidante del 2023, un’analisi decennale rivela una crescita complessiva del 40% nei depositi, passati da 19,43 miliardi di euro nel 2014 a 27,27 miliardi alla fine dell’anno scorso. Questa tendenza positiva si scontra, tuttavia, con una diminuzione nella richiesta di prestiti da parte delle famiglie, che vede una contrazione dell’1,2% su base annua, e con una situazione ancora più critica per le aziende bresciane. Queste ultime registrano una diminuzione del 10,8% negli stock di prestito, evidenziando crescenti difficoltà di accesso al credito.
Una prospettiva più ampia
La situazione di Brescia si inserisce in un contesto di sofferenza condivisa a livello lombardo e nazionale, dove l’impatto dell’inflazione e le sfide economiche rimangono elementi centrali. La resilienza dimostrata nei dieci anni precedenti, con un incremento costante dei depositi, pone le basi per una potenziale ripresa, sebbene il cammino verso la stabilizzazione economica si preannunci complesso e richieda politiche mirate e un’attenzione costante alle dinamiche di mercato.