Brescia coinvolta in maxi-operazione antidroga: sequestri e arresti

Ingente sequestro di cocaina e denaro contante, con quattro arresti e quindici indagati: Brescia tra le province coinvolte

Brescia è stata uno dei principali teatri della maxi-operazione antidroga condotta dalla Guardia di Finanza di Parma, con il coordinamento della Procura della Repubblica locale. Chilogrammi di cocaina e oltre 360mila euro in contanti sono stati sequestrati durante l’operazione, che ha portato a quattro arresti e quindici indagati.

La città lombarda ha visto l’arresto di individui di nazionalità albanese, coinvolti in un vasto traffico di stupefacenti che si estendeva in diverse province del Nord Italia. Le indagini hanno permesso di smantellare una rete di spacciatori che operava non solo a Brescia, ma anche in altre città come Alessandria, Mantova, Ravenna, Rimini, Pordenone e Udine.

L’operazione ha preso il via all’alba di lunedì, quando i finanzieri hanno eseguito le ordinanze di misura cautelare e i decreti di sequestro preventivo emessi dal gip del tribunale di Parma. Gli arrestati sono stati trasferiti in carcere, mentre tre persone hanno ricevuto il divieto di dimora nella provincia di Parma.

Le indagini, durate oltre un anno, hanno utilizzato tecniche avanzate come pedinamenti e l’uso di telecamere nascoste, installate in un’area periferica di Parma dove avvenivano le consegne della droga. Questi strumenti hanno permesso di documentare il rifornimento di cocaina ai pusher, che poi la distribuivano in diverse province, inclusa Brescia.

Tra i vari sequestri, uno dei più significativi risale a marzo dell’anno scorso, quando un corriere è stato intercettato a Cervia con oltre 3,3 chilogrammi di cocaina nascosti in un doppio fondo della sua vettura. Questo episodio è solo uno dei numerosi colpi messi a segno dalle forze dell’ordine durante l’indagine.

Il principale indagato è un uomo di 40 anni, già noto alle autorità per traffico internazionale di stupefacenti e attualmente detenuto all’estero per gli stessi reati. Questo individuo svolgeva il ruolo di grossista della droga, coordinando un gruppo di collaboratori che custodivano e trasportavano la cocaina. La sostanza stupefacente veniva poi venduta all’ingrosso a circa 40mila euro al chilo.

L’operazione ha svelato le attività di numerosi pusher e i canali di approvvigionamento della droga, dimostrando l’organizzazione e la pericolosità del gruppo criminale. Tra i quindici indagati, diversi sono considerati di “notevole spessore criminale” dalle forze dell’ordine, grazie ai loro precedenti e ai ruoli ricoperti all’interno dell’organizzazione.

La maxi-operazione della Guardia di Finanza rappresenta un duro colpo per il traffico di droga a Brescia e nel Nord Italia, contribuendo significativamente alla sicurezza pubblica e alla lotta contro la criminalità organizzata.

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