Caos trasporti a Brescia: cancellate dieci corse al giorno, studenti e lavoratori in difficoltà

Tagli alle corse extraurbane a Brescia, proteste di utenti e scontro tra Agenzia e Arriva.

Il servizio di trasporto extraurbano nella provincia di Brescia è in crisi, con corse tagliate senza preavviso e crescenti proteste da parte degli utenti. La mancanza di autisti e una gestione ritenuta inadeguata alimentano lo scontro tra l’Agenzia del Tpl e l’operatore Arriva, peggiorando la situazione per studenti e lavoratori.

Tagli alle corse e tensione tra Agenzia e Arriva

A settembre sono state cancellate 320 corse extraurbane non concordate, oltre alle 4.000 già eliminate per affrontare la carenza di autisti. Questi tagli hanno colpito la regolarità del servizio, generando disagi per pendolari, studenti e lavoratori che si affidano ai trasporti pubblici per i loro spostamenti quotidiani. Il presidente dell’Agenzia del Tpl, Giancarlo Gentilini, ha criticato Arriva per non aver comunicato le cancellazioni, definendole “estemporanee” e lamentando un calo delle prestazioni.

La difesa di Arriva e le difficoltà logistiche

Arriva ribatte, sostenendo che i tagli rappresentano solo una piccola percentuale delle corse programmate, pari allo 0,84% a settembre e allo 0,45% a ottobre. L’azienda sottolinea che gestisce quotidianamente una rete di 1.830 km, con circa 60.000 km di corse complessive, ma riconosce che la situazione risente della mancanza di personale qualificato. Il taglio delle corse, infatti, è anche legato alla carenza di autisti, un problema cronico dovuto alle condizioni lavorative gravose, stipendi non competitivi e normativa di lavoro impegnativa.

Proteste e mancanza di comunicazione aggravano il problema

Le Comunità montane si sono mobilitate per chiedere un servizio più regolare, sottolineando la necessità di maggiore accuratezza nel trasporto scolastico, spesso colpito dai disservizi. Arriva, d’altra parte, assicura che le cancellazioni sono monitorate e segnalate sul proprio sito. Tuttavia, Gentilini critica la scarsa operatività del sistema di gestione, lamentando l’assenza di una sala operativa dedicata e di personale informato sulle cancellazioni in tempo reale.

Europa Verde e la richiesta di un’indagine provinciale

La situazione dei trasporti ha attirato l’attenzione di Europa Verde, che tramite il referente Dario Balotta chiede alla Provincia di aprire un dossier sul trasporto pubblico locale. Secondo Balotta, la fusione di SIA e SAIA in Arriva ha portato a una riduzione dell’efficacia gestionale e dei servizi capillari offerti nei territori decentrati, delegando la direzione a Milano e riducendo la presenza locale.

Conclusione

I problemi legati al trasporto pubblico in provincia di Brescia richiedono una riforma strutturale per garantire stabilità e continuità nei servizi. La mancanza di autisti, la scarsa comunicazione e le difficoltà logistiche devono essere affrontate per migliorare la qualità dei trasporti e rispondere alle esigenze di studenti, lavoratori e comunità locali.

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