Un caso inquietante di rapina si è verificato a Parma il 13 dicembre scorso, coinvolgendo un imprenditore bresciano. La vicenda si è conclusa con l’intervento tempestivo dei carabinieri e l’arresto dei due presunti malviventi. Questi ultimi, dopo aver sottratto una somma ingente, avevano aggredito la vittima in un modo che ha dell’incredibile.
L’imprenditore bresciano aveva ricevuto una telefonata da un presunto venditore che gli proponeva un’acquisto vantaggioso di materiale per la sua attività. Dopo aver valutato l’offerta e il prezzo competitivo, l’imprenditore aveva accettato di incontrare il venditore a Parma per visionare i beni proposti. Arrivato sul posto, l’uomo si è trovato di fronte a due malintenzionati che, con una scusa plausibile, gli hanno chiesto di mostrare il denaro che aveva portato con sé, sostenendo che fosse necessario verificarne l’autenticità. Nonostante qualche esitazione iniziale, l’imprenditore ha ceduto e ha consegnato 15.000 euro in contante.
Dopo aver afferrato la busta contenente i soldi, uno dei ladri ha subito fatto per fuggire. L’imprenditore, però, non si è arreso ed è partito all’inseguimento del malvivente, che si stava dirigendo verso una vettura bianca, una Giulietta. L’uomo ha cercato di fermare il ladro, aggrappandosi alla portiera posteriore sinistra dell’auto mentre la macchina sfrecciava. Le immagini di questo inseguimento, riprese da un testimone, sono poi diventate virali.
Il momento critico è arrivato quando l’imprenditore, a causa dei movimenti pericolosi del conducente, ha pensato che potesse essere armato. Con la paura di essere colpito, l’uomo ha dovuto mollare la presa, permettendo ai ladri di fuggire con il denaro.
I carabinieri sono intervenuti prontamente, dopo aver ricevuto le chiamate dei testimoni che avevano assistito alla scena. Gli investigatori hanno immediatamente preso contatto con la vittima e altri testimoni e hanno avviato una serie di verifiche nella zona. L’imprenditore, medicato per le lievi ferite riportate, ha denunciato l’accaduto, fornendo informazioni utili per rintracciare i responsabili. In particolare, le descrizioni dettagliate dei malviventi e l’auto coinvolta hanno indirizzato le indagini verso la giusta pista.
I carabinieri hanno visionato i filmati delle telecamere di sorveglianza urbana, riuscendo a individuare la targa di una Giulietta che corrispondeva a quella dell’auto sospetta. Successivamente, una ricerca in banca dati ha confermato che il veicolo era stato associato a precedenti crimini con lo stesso modus operandi. L’attività investigativa ha permesso di ricostruire il percorso della vettura e di localizzarla nelle zone del Lago di Garda, dove i due malviventi sono stati finalmente rintracciati.
Grazie all’intenso lavoro delle forze dell’ordine, i carabinieri sono riusciti a identificare e denunciare i due uomini, rispettivamente di 40 e 50 anni, entrambi con precedenti per crimini simili. La refurtiva, ossia i 15.000 euro rubati, è stata recuperata durante una perquisizione nell’abitazione dei sospetti.