Erbusco – Il Caseificio Villa di Erbusco, parte del gruppo Auricchio, è al centro di una protesta sindacale. Lavoratori e sindacati denunciano la mancanza di dialogo con la direzione, che ha portato a uno stato di agitazione e a un presidio davanti ai cancelli dell’azienda.
Secondo quanto riportato dalle organizzazioni sindacali Flai Cgil e Fai Cisl, insieme a Nidil Cgil e Felsa Cisl, il percorso sindacale avviato all’interno del Caseificio Villa non ha portato ai risultati sperati. “Sin dall’inizio abbiamo incontrato i lavoratori, raccolto dubbi e problematiche emerse e verificato il corretto rispetto delle norme di legge e contrattuali”, si legge in una nota. Le istanze raccolte includevano il rispetto delle norme contrattuali e la parità di trattamento tra i lavoratori assunti direttamente e quelli in somministrazione.
Tuttavia, la direzione dell’azienda si è sottratta a qualsiasi confronto, negando anche lo svolgimento di assemblee all’interno dei locali aziendali. La situazione è peggiorata quando un lavoratore in somministrazione ha visto interrotta la propria missione dopo più di cinque anni, poco dopo aver ricevuto una richiesta dal direttore di stabilimento di non indire un’assemblea.
“Caseificio Villa colpisce il lavoratore più fragile con l’obiettivo di mandare ai colleghi un chiaro segnale: qui non c’è spazio per chi alza la testa e rivendica i propri diritti”, denunciano i sindacati. Inoltre, viene sottolineato che Caseificio Villa fa parte della filiera del gruppo Auricchio, un’azienda di rilievo nel settore agroalimentare.
Punti critici e richiesta di incontro
Tra i punti critici rilevati ci sono la gestione degli orari di lavoro, l’assenza di spazi idonei per il consumo dei pasti e la disparità di trattamento retributivo tra i lavoratori in somministrazione e quelli assunti direttamente. Nonostante ripetute richieste di incontro per risolvere queste problematiche, la direzione ha sempre opposto un rifiuto, portando infine i sindacati a dichiarare lo stato di agitazione.
I sindacati annunciano che presidieranno i cancelli dello stabilimento fino a quando non verranno prese misure adeguate per risolvere le questioni sollevate. “Crediamo che nessun lavoratore debba essere lasciato indietro”, concludono i rappresentanti sindacali.
La risposta dell’azienda
Dal canto suo, Caseificio Villa nega le accuse, affermando che due assemblee sindacali si sono regolarmente svolte il 23 ottobre e il 24 aprile. Secondo l’azienda, non sono state sollevate criticità durante questi incontri. Inoltre, l’assemblea di aprile era stata preceduta da un incontro tra i responsabili dell’azienda e i rappresentanti sindacali per discutere le richieste dei lavoratori.
“L’azienda ha sempre mostrato la massima apertura al dialogo e ribadiamo la completa disponibilità a ricevere i rappresentanti sindacali”, affermano i rappresentanti aziendali. L’azienda sottolinea che le richieste dei lavoratori non sono state esplicitate nella comunicazione sindacale del 30 luglio 2024, né in precedenza.