Al centro delle attività di addestramento militare internazionale, la Red Flag Alaska 24-1 si è distinta come una delle più importanti esercitazioni aeree del 2024. La partecipazione include forze aeree provenienti dall’Italia, dagli Stati Uniti e dai Paesi Bassi, dimostrando una cooperazione significativa tra le nazioni. L’edizione corrente, che ha preso il via il 18 aprile e proseguirà fino al 3 maggio, si svolge in un contesto di “estrema realismo” che permette ai piloti di perfezionare le proprie abilità nel manovrare i sistemi d’arma e implementare tattiche efficaci attraverso il coordinamento di numerosi velivoli in scenari operativi complessi.
Significativa è la partecipazione italiana, con velivoli che hanno percorso oltre 13.500 km per raggiungere i cieli dell’Alaska. Tra questi spiccano cinque F-35A della base di Ghedi e uno del XXXII Stormo di Amendola, sei F-2000 da varie basi italiane, un G-550 CAEW e un KC-767 del XIV Stormo di Pratica di Mare. Questa notevole dislocazione dimostra la capacità dell’Aeronautica Militare di proiettare rapidamente le sue forze in qualsiasi parte del globo, consolidando la propria presenza in esercitazioni di vasta scala.
Con oltre un migliaio di militari coinvolti e più di 100 velivoli in azione, Red Flag Alaska 24-1 si afferma non solo come un campo di addestramento, ma anche come una piattaforma per l’integrazione e la cooperazione tra diverse forze armate. L’esercitazione si accompagna alla Distant Frontier, una manovra che ha visto la partecipazione di una cellula JTAC del XVII Stormo italiano, operante a fianco dell’esercito americano dal 4 aprile.
